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Una serata magica, quella della celebrazione di Manu Ginobili e del ritiro della sua maglia numero 20,  che difficilmente verrà dimenticata.

Popovich: “Senza di lui non avremmo mai vinto”

Le parole di Gregg PopovichSenza di lui non avremmo mai vinto quattro titoli” risuonano ancora tra le pareti del AT&T Center incoronando la carriera di uno dei migliori giocatori internazionali mai arrivati in NBA, Emanuel David Ginóbili Maccari, che ha festeggiato il ritiro della sua maglia n.20 insieme ai suoi compagni, il suo pubblico e la sua famiglia.

Ma le parole che probabilmente definiscono meglio il talento, la classe e il genio di Manu arrivano da colui che è stato per anni suo compagno a San Antonio, Sean Elliott, definendo Ginobili come: “Leo Messi con il pallone da basket”.

Ma non solo, a rendere speciale questa serata sono anche due giocatori che hanno lasciato un segno indelebile nella carriera NBA di Manu. Parliamo di Tony Parker e Tim Duncan, il cui primo lo definisce come colui che chiamano “Spurs basketball” e Duncan che ricorda il momento in cui comunicarono il giocatore scelto dal club nel ’99 affermando: “Chi sarebbe questo ‘Emmanuel Ginobili’? Mai sentito. Poi ha fatto la storia”.

Ginobili: il campione ispiratore di un’intera generazione

E’ poi arrivato il turno del protagonista indiscusso di questa serata, Manu Ginobili, che con il suo consueto stile, quasi in punta di piedi, ricorda alcuni momenti della sua carriera, della sua meravigliosa famiglia e si chiede il motivo per cui lui sia lì e che, una cosa del genere, non avrebbe dovuto capitare ad un giocatore come lui.

La serata si è infine conclusa con l’emozionante cerimonia del ritiro della sua leggendaria maglia numero 20, la nona della storia ritirata dal club texano.

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