Sia benedetta Karen, la moglie di Roland Lazenby; direte voi, e che ci azzecca la moglie del noto scrittore americano? Ci azzecca eccome perché, se la sua dolce metà non avesse deciso, nel 2020, di digitalizzare le centinaia di interviste del marito non saremmo qua a recensire un libro davvero bellissimo, dedicato ad un’icona del nostro sport, uno che questo sport lo ha cambiato davvero.

L’icona in questione è un giocatore, un uomo, che ha sempre fatto parlare di sé, del suo modo immaginifico e visionario di interpretare la pallacanestro, sempre con il sorriso sulle labbra e sempre pensando positivo; stiamo parlando, ma l’avrete capito, di Earvin “Magic” Johnson, probabilmente il playmaker migliore mai apparso su un campo di basket. Un playmaker “sui generis”, alto 206 cm ma che palleggiava e smistava il gioco con la grazia di un danzatore classico.

La vita del numero 32 dei Lakers, autentica leggenda non solo gialloviola ma di tutta la storia del basket, è raccontata, sminuzzata, vivisezionata nel libro, edito dalla casa editrice 66thand2nd, che non sbaglia un colpo, “Magic Johnson, la vita”, un titolo se vogliamo anche banale, che del libro è l’unica cosa banale.

Sfogliando le 676 pagine del volume, infatti, si viene a conoscere la storia dell’icona gialloviola, raccontata con una dovizia di particolari che fa capire quanto Roland Lazenby si sia speso per renderlo l’autobiografia definitiva del grande campione di Lansing, una piccola cittadina di 120.000 abitanti assurta alla notorietà proprio per le leggendarie gesta del suo figlio prediletto.

Del resto, quanto Lazenby si sia speso nello stendere questo libro, lo dimostrano, oltre alle tante interviste fatte personalmente dall’autore, e sbobinate dalla moglie Karen, anche le 28 (Ventotto !!!) pagine di bibliografia, segno lampante della voglia di Lazenby di conoscere ogni più recondito particolare, sul campo e non solo, di “Magic”.

Ne esce un ritratto perfetto di un giocatore, di un uomo, che, con suo modo di giocare ed ancor più di vivere, ha segnato un’epoca, cambiando la percezione di uno sport, la mitica NBA, che prima di lui era vicina al closing e che con lui è diventata quel fenomeno mediatico sportivo che è oggi.

Ed allora ecco il Magic giovane universitario che guida Michigan State al titolo NCAA, la rivalità e poi l’amicizia con Larry Bird, i successi con i Los Angeles Lakers guidati dal numero 32 a successi irripetibili, sempre nell’ottica di un basket straordinario, un vero e proprio Showtime, con lui a guidare i ficcanti contropiedi, con i quali innescava talenti di calibro di “Norm the StormNixon, Jamaal “Silk” Wilkes prima e Byron Scott e James Worthy poi, sempre sotto l’ala protettrice di quel campionissimo che è stato Kareem Abdul Jabbar, l’inventore del gancio cielo.

E poi, dopo la notizia di aver contratto l’HIV, il ritiro, il ritorno, la vittoria alle Olimpiadi alla guida della squadra più forte mai vista su un campo di basket, l’esperienza, fallimentare, sulla panchina dei suoi amati Lakers, la sua esperienza come uomo d’affari, il grande attaccamento alla famiglia, il diventare paladino nella lotta all’HIV, tutte sfaccettature di una stessa vita, quella di uomo, appunto Magic Johnson, da sempre destinato non solo a “brillare di luce propria”, ma anche ad illuminare con lui tutti quelli che gli erano vicini.

Un libro, magistralmente tradotto da Lorenzo Vetta, che non può mancare nella libreria degli appassionati di basket, e non fatevi spaventare dalle quasi 700 pagine, in realtà scorrono lievi e piacevoli, quasi fossero un contropiede dei mitici Los Angeles Lakers degli anni ’80, ovviamente guidato da un giocatore, il numero 32, che ha cambiato questo sport più di chiunque altro.

L’Autore, dal sito della casa editrice 66thand2nd

Docente di giornalismo e scrittura alla Radford University e alla Virginia Tech, Roland Lazenby è un giornalista e uno scrittore prolifico. Ha al suo attivo oltre cinquanta libri, molti dei quali dedicati a personaggi di spicco del football americano e del basket, tra cui Jerry West e Phil Jackson. Sue anche le ricostruzioni di alcune memorabili stagioni dei Chicago Bulls e dei Los Angeles Lakers del passato. Per 66thand2nd è uscito il bestseller Michael Jordan, la vita (2015), la storia definitiva del più grande cestista di tutti i tempi, di cui Showboat, la vita di Kobe Bryant è una sorta di inevitabile e avvincente sequel.

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