Grande prova dell’Umana Reyer, che coglie l’ennesima vittoria esterna (alla pausa per le Nazionali gli orogranata arrivano imbattuti in trasferta, sia in Serie A che in Basketball Champions League!), espugnando per 49-79 l’ostico PalaDelMauro di una Sidigas Avellino in difficoltà.

Quintetto senza sorprese (Haynes, Stone, Bramos, Daye e Vidmar) e partita in equilibrio (5-4) per i primi 3’. Il primo tentativo di allungo orogranata è firmato da Bramos con cinque di fila (5-9 al 4’), poi, dopo la risposta di Cole e Green a metà periodo (10-11), Stone mette una tripla e Vidmar schiaccia il 10-16 al 5’30” su cui Avellino chiama time out. L’Umana Reyer continua a giocare con il giusto atteggiamento, sia in difesa che in attacco, dove cerca di finalizzare il gioco corale (7 assist a fine quarto) sotto canestro: ancora da Vidmar (prima di spendere il secondo fallo) e successivamente Watt arriva così il vantaggio in doppia cifra: 10-20 al 6’30”. Dopo qualche errore su buoni tiri, anche la difesa subisce in parte la reazione d’orgoglio finale di Avellino, che torna a segnare con Cole al 7’30” e si riavvicina al primo intervallo sul 14-20.

Sykes prova a continuare l’inerzia irpina in avvio di secondo periodo (16-20), ma coach De Raffaele chiama subito time out e la squadra ritrova la via del canestro con Watt all’11’30” (16-22). Avellino si riporta a un solo possesso (19-22) al 12’, ma Biligha prima segna, poi recupera palla con canestro di Watt e, sempre in contropiede, De Nicolao costruisce per Tonut il facile appoggio del 19-28 al 13’30” con nuovo time out Sidigas. Ndiaye segna un libero, ma i protagonisti restano sempre gli orogranata: Watt tocca quota 11 punti personali con un canestro e la tripla del 20-33 subito dopo metà quarto, Tonut infila il 20-35 al 16’30”. Un paio di palle perse in attacco dall’Umana Reyer non vengono sfruttate appieno da Avellino, a segno ancora (1/2) dalla lunetta con Cole al 18’. Il margine, comunque, si dilata ulteriormente nel finale, quando Haynes mette due triple di fila, chiudendo i primi 20’ sul 25-43.

Nel secondo tempo, si riparte proprio da una tripla di Haynes, ma dopo quasi 3’ (in cui il protagonista, sia in positivo che in negativo, è Vidmar: rimbalzo offensivo, terzo fallo e stoppata su Filloy). Filloy muove il punteggio anche per Avellino, ma la difesa orogranata continua a mordere e l’attacco va in scioltezza: schiacciata di Watt su assist di De Nicolao, due liberi di Haynes e contropiede ancora del capitano per il time out dei padroni di casa sul 27-52 al 24’30”. Avellino, nonostante la schiacciata di Ndiaye, appare sfiduciata e i minuti passano con il margine che, anzi, si allarga ulteriormente con cinque punti di fila di Daye: 31-57 al 27’30”. La concentrazione dell’Umana Reyer non cala, come testimonia la gran stoppata di Biligha su Sykes che porta Avellino all’infrazione di 24” e lo stesso centro schiaccia il 31-59 al 29’, stoppando anche Spizzichini nell’ultimo minuto del quarto, in cui gli orogranata subiscono solo 6 punti!

Le squadre affrontano così gli ultimi 10’ di gioco a risultato in pratica già acquisito, anche se l’Umana Reyer continua con la stessa intensità. Il punteggio si muove con un potenziale gioco da 3 punti (non completato) di Ndiaye al 32’, poi Watt mette un libero, Filloy arriva in doppia cifra, ma Biligha schiaccia e chiude il gioco da tre punti: 35-62 al 33’. Il +30 arriva con una tripla di Giuri al 34’30”, ma c’è tempo anche per allungare ulteriormente: 1/2 di Cerella sull’antisportivo di Green (36-67), altra stoppata di Biligha su Spizzichini, 36-70 sul gioco da tre punti di Watt al 36’30”, 38-74 con quattro di fila di Tonut, 40-77 con la tripla di Daye al 38’30”. Poi segna solo due liberi Giuri: il finale recita così 49-79.

Parziali: 14-20; 25-43; 31-59

Sidigas Avellino: Idrissou ne, Guariglia ne, Green 7, Filloy 10, Campani, Sabatino ne, D’Ercole, Sykes 11, Cole 10, Spizzichini 2, Ndiaye 9. All. Vucinic.
Umana Reyer Venezia: Haynes 15, Stone 3, Bramos 5, Tonut 8, Daye 10, De Nicolao, Vidmar 6, Biligha 9, Giuri 5, Mazzola ne, Cerella 1, Watt 17. All. De Raffaele.

Ufficio Stampa Reyer Venezia

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