Il sipario della stagione del basket femminile si apre al “PalaCrisafulli” di Pordenone; nella ridente cittadina friulano le quattro regine della passata stagione si contenderanno il primo titolo in palio, la Supercoppa; si parte venerdì con la disputa delle due semifinali, mentre il giorno dopo, con palla a due alle ore 18:00, è in programma la finalissima, in palio il trofeo.

Come da regolamento, si affrontano la squadra campione d’Italia, il Famila Schio, tra l’altro anche detentrice della Coppa Italia, le squadre finaliste in campionato, la Virtus Bologna, e Coppa Italia, la Reyer Venezia. Per trovare la quarta ammessa, ecco la Dinamo Sassari, in virtù delle semifinali di Coppa Italia, nelle quali le sarde vennero eliminate dalla Famila Schio, poi vincitrice del trofeo.

Proprio il confronto tra la Famila Schio e la Dinamo Sassari sarà la prima semifinale, in programma venerdì alle ore 17:00, nelle quale la Dinamo, prima squadra sarda della storia a partecipare alla Supercoppa, proverà a sgambettare le campionesse d’Italia in carica. La Dinamo cerca la classica impresa, contro una compagine che nella passata stagione ha messo in bacheca il “triplete”, vincendo Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa, il tutto accompagnato da un cammino straordinario in Europa, con il terzo posto alle Final Four di Eurolega.

Le campionesse d’Italia, del coach greco Dikaioulakos, tra l’altro anche CT della Slovenia, hanno confermato il blocco italico, cambiando parecchio nel settore straniere, dove ci sono le pesanti perdite della Mabrey e della Howard, ma anche l’arrivo dell’esperta lunga Reisingerova. La Dinamo Sassari, invece, ha provato ad allungare il roster inserendo Crudo e Togliani, perfetto cambio della Carangelo, fermo restando che gran parte delle fortune di coach Restivo passeranno dal rendimento delle “strangers” Joens ed Hollingshed

A seguire scenderanno in campo la Virtus Bologna e la Reyer Venezia, nella rivincita della semifinale di Coppa Italia della passata stagione, nella quale la spuntarono le venete, per 78-63, poi sconfitte in finale da Schio. La Virtus non nasconde ambizioni importanti, come di recente ha dichiarato anche patron Zanetti, ed in estate ha cambiato pochissimo, inserendo la lunga (ala/pivot) Lauren Cox, la guardia/ala Peters e, per allungare le rotazioni, la Consolini, da Ragusa.

Proprio il fatto di aver cambiato poco potrebbe essere, in una competizione che segna l’avvio ufficiale della stagione, il fattore vincente per le V nere. La Reyer Venezia, invece, prosegue il suo percorso di crescita con un gruppo giovane, ma già competitivo, nella passata stagione arrivato in finale di Coppa Italia ed in semifinale scudetto, dove ha lottato alla pari con la Famila Schio. Nel roster a disposizione del confermato Mazzon non ci sarà, oltre alla livornese Sara Madera, emigrata in Spagna, l’infortunata Santucci, ed è assenza grave, rimpiazzata dal nuovo acquisto Gorini. Da seguire anche la Mukarat, nella passata stagione a Sassari, ala di buon rendimento.

Un po’ di storia

La prima edizione della Supercoppa femminile risale al 1996, si disputò a Roma tra due delle squadre più blasonate del movimento rosa, la Pool Comense e la Famila Schio, con successo delle lombarde per 50-44; quella fu la prima di 27 edizioni, quasi la metà delle quali vinta da Schio. Le “Orange”, infatti, hanno alzato il trofeo in ben 13 occasioni, ed addirittura in 11 delle 12 edizioni più recenti, più del doppio della società seconda nella relativa classifica, la Pool Comense, con 6 trofei. Tre volte l’ha invece spuntata Taranto, due ciascuno Parma e Reyer Venezia, l’ultima nel 2020, ed una Napoli, nel 2007.

Photocredits: Famila Schio

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