La Passalacqua Ragusa tiene saldi i nervi e costretta al supplementare dalla rimonta di Vicenza con un tiro da tre di Pellegrini che impatta il punteggio, riesce a spuntarla contro Vicenza che esce dal parquet a testa alta.

La Passalacqua gioca bene per tre quarti di gara, ricordandosi di essere squadra, allargando e creando spazi in attacco, con attenzione a rimbalzo. E’quando si contrae che Vicenza, a cui va il grande merito di averci creduto fino alla fine, ne approfitta. Il match che mette in pari il girone B del campionato di serie A2 Lbf Techfind, era il recupero della VI giornata, porta Ragusa (che ricordiamo, ha iniziato il campionato con tre punti di penalizzazione), in quarta posizione con 8 partite vinte e due perse e sabato giocherà a Vigarano, fanalino di coda del girone.

La cronaca. Il match inizia con la bomba di Siciliano che apre le danze; Consolini con un altro tiro dall’arco grande, seguita nel pitturato da Tomasoni e Labanca portano Ragusa dopo 2 minuti e mezzo a condurre 10-4. Vicenza risponde con buoni canestri di Mattera e Tava ma la frazione si chiude con il vantaggio delle padrone di casa, sul 27-19. Pelka, Siciliano, Labanca e Narviciute incrementano il vantaggio al rientro in campo, portando la Passalacqua a condurre con 12 lunghezze di scarto. Time out Vicenza, con coach Zara che mette a punto l’attacco. Vicenza gioca per linee esterne e rimonta con due bombe consecutive di Vitari e Assentato e un parziale di 13 a 2. Si va al riposo grande con Vicenza sotto di un punto.

Nella terza frazione, a realizzare sono ancora Tomasoni, Consolini e Labanca per Ragusa, ma Pellegrini inizia a scaldare la mano; sarà determinante, nell’ultimo quarto che inizia con la Passalacqua avanti di 6 lunghezze, 54-48. Il primo canestro dell’ultimo tempino lo realizza Ragusa dopo due minuti e mezzo di gioco a retine inviolate; entrambe le squadre perdono un po’di lucidità, ci sono momenti di bagarre in cui sembra difficile riprendere il filo del gioco. Pellegrini a due minuti dalla fine mette dentro da tre il 61-58; finale da fare tremare i polsi; per un minuti e mezzo le due squadre continuano a sbagliare. Gli ultimi 31 secondi del tempo regolamentare sono frenetici. Pellegrini pareggia con un tiro da 3 mani in faccia. Ragusa ha la possibilità di gestire l’ultimo attacco sfruttando ogni secondo ma la manovra finisce con Siciliano a gestire l’ultimo pallone. La Passalacqua commette infrazione di 24 secondi. Si va ai supplementari.

Capitano Chiara Consolini fa pesare la sua esperienza e apre le danze. Federica Mazza, insacca da centro area con un gran canestro, seguito da una realizzazione di Labanca. Arriva ancora una bomba di Pellegrini a 59 secondi dalla sirena. Il punteggio è 67-64. Sarà sempre Mazza a cristallizzare il risultato mantenendo la calma nei due tiri liberi più importanti della partita che chiudono il match sul 69 a 64.

Potremo fare tante analisi su questa partita – dice Laura Perseu, assistant coach della Passalacqua – ma direi che abbiamo avuto paura di vincere; domenica abbiamo patito una brutta sconfitta e l’aspetto psicologico pesa. Ma oggi il bicchiere è mezzo pieno. Non possiamo rimproverare nulla alle ragazze; sono state ciniche, abbiamo difeso e abbiamo portato i due punti a casa”.

Vinta con un supplementare raggiunto dalle avversarie in rimonta, situazione non facile: “Vicenza ha fatto una grande partita, abbiamo avuto qualche difficoltà, venivamo da una sconfitta pesante, ci stiamo ricostruendo. Con questo supplementare c’è stata una grande reazione di squadra – commenta la capitana della Passalacqua Chiara Consolinisi riparte da qui”.

Passalacqua Ragusa – Velcofin Interlocks Vicenza 69-64 d1ts

Parziali: 27-19, 40-39 (13-20), 55-48 (14-9), 61-61(7-13), 69-64 (8-3)

Passalacqua Ragusa: Terrone ne, Consolini 14, Tomasoni 10, Siciliano 11, Kozakova 4, Narviciute 4, Pelka 10, Salice, Mazza 5, Olodo, Labanca 11. All. Buzzanca
Velcofin Interlocks Vicenza: Cecili 4, Nespoli 6, Tava 14, Pellegrini 18, Assentato 8, Peserico 3, Mattera 8, Valente ne, Mutterle ne, Vitari 3. All.Zara

Arbitri: Andrea Parisi e Giovanni De Giorgio (Catania)

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