La Vigor Basket Matelica firma l’ingaggio per la prossima stagione di Patrizio Verri. Ala classe 1988, 198 centimetri di altezza, nella scorsa stagione ha vestito i colori della Ristopro Fabriano (Serie B girone C).
Nato a Parma ma cresciuto cestisticamente a Reggio Emilia, dopo tutta la trafila nel settore giovanile biancorosso l’esordio in prima squadra, in Serie A2, arriva nella stagione 2007/2008, quando, non ancora ventenne, mette a referto 1,2 punti a partita.
Nella stagione successiva scende in A Dilettanti per farsi le ossa in quel di Firenze e qui si fa notare scrivendo 8,5 punti e 2,6 rimbalzi a sera. Torna a Reggio nell’annata successiva trovando discreto spazio (2,6 punti a gara), mentre il 2010/2011, diviso tra la casa madre e l’Assigeco Casalpusterlengo, lo vede giocare col contagocce.
Scende in Dnb nel 2011 per sposare la causa della rinascita della gloriosa Fortitudo Bologna e veste tutte le tre canotte delle nuove realtà che si succedono in quegli anni turbolenti: prima quella della Eagles, contribuendo al raggiungimento della semifinale playoff con 10,2 punti e 4,4 rimbalzi; poi, in Serie A2, nella stagione 2012/2013 con la canotta della neonata Biancoblu (4,4 punti e 2,2 rimbalzi); infine, nel 2013/2014, con la Fortitudo “autentica” di nuovo in Dnb griffando 5,9 punti e 2,9 rimbalzi a partita.
Nel 2015 scende in Serie C Gold, dove resta per quattro stagioni di assoluto dominio: la prima a Fiorenzuola (15,7 punti a partita), la seconda a Piacenza (15,2 punti ad allacciata di scarpe) la terza a Pavia (12,2 punti a sera) e la quarta, nel 2017/2018, a Vigevano (11,8 punti di media) vincendo anche il campionato.
Torna così in Serie B con la formazione lombarda, restandovi per due stagioni (rispettivamente con 12,4 punti e 4,0 rimbalzi e 10,5 punti e 3,1 rimbalzi), poi dopo il primo stop causa covid salta in Veneto e tra il 2020 e il 2022 è per due stagioni a San Vendemiano, confermandosi solidissimo giocatore di categoria: nella prima annata veleggia a 10,6 punti e 6,5 rimbalzi a partita, che diventano 11,0 e 6,0 nel 2021/2022. L’anno passato arriva per la prima volta nelle Marche e a Fabriano si conferma perfetto equilibratore della squadra di coach Aniello, salendo a 13,3 punti conditi da 5,1 rimbalzi: peccato soltanto per l’infortunio al ginocchio (rottura del crociato anteriore) che a fine marzo stoppa anzitempo la sua fin lì magica stagione.
Giocatore versatile, capace di attaccare fronte a canestro e di colpire da fuori e di difendere praticamente su tutti i ruoli, “Pat-man”, una volta ristabilito completamente, sarà l’ago della bilancia della nuova Halley.
Queste le sue prime parole da neo giocatore vigorino. «Quella di venire a Matelica è stata una scelta molto semplice, soprattutto sotto il profilo umano. Parlando con persone che conoscono l’ambiente, tutti mi hanno sottolineato quanto la società tenga a questo e per me viene prima di tutto. In un club di brave persone, dove si sta bene, è tutto più facile. Poi mi è piaciuta l’idea di non allontanarmi dalla zona di Fabriano, dove sia io che la mia famiglia siamo stati molto bene, e trovare una società come la Vigor che è seria e ambiziosa ma che ha anche deciso di aspettare il mio recupero dall’infortunio. Penso si possa costruire qualcosa di bello insieme».
Così coach Tony Trullo: «Senza l’infortunio che l’ha fermato, Patrizio avrebbe sicuramente avuto mercato al piano superiore. Cercavamo un giocatore con le sue caratteristiche: esperto, che attacca il ferro ma può colpire da fuori e può dare una mano a rimbalzo, agendo in entrambi i ruoli di ala. Non lo avremo a disposizione da subito, se il recupero procederà senza intoppo ad ottobre tornerà in gruppo per essere disponibile in campo nel mese di novembre, Manca ancora un tassello per completare il nostro roster: sarà un giovane che possa giocare sia da 3 che da 4 proprio per dar tempo a Patrizio di rientrare con i tempi che saranno necessari, senza mettergli alcuna fretta: ma questo lo abbiamo messo già in preventivo».
Le dichiarazioni del GM Stefano Bruzzechesse: «Credo che il curriculum di Patrizio parli chiaro. Esperienza, leadership ed il sapere cosa fare anche sotto pressione saranno fondamentali per l’economia della nostra squadra, alla luce anche dell’età media piuttosto bassa e del poco vissuto insieme del gruppo che sta nascendo».
Photocredits: Marco Teatini