Alzi la mano, senza mentire, chi avrebbe pensato ad una Liofilchem Roseto solitaria in vetta alla classifica, ancora imbattuta dopo 14 giornate. Invece così è, con la formazione di Franco Gramenzi che ha incasellato, appunto, il successo numero 14 nella trasferta a Salerno, al cospetto di una formazione, quella campana, che si è un po’ persa dopo un ottimo inizio, come dice anche la serie aperta di tre stop di fila. In casa Roseto, che ha tirato con il 41% da tre punti, 18 di Aukstikalnis e 17 di Dellosto, nei campani 10 di Candotto.
Alle spalle della capolista, il terzetto di seconde perde un vagone, quello della Fabo Herons Montecatini, a sorpresa messa ko in casa dalla bestia nera Solbat Piombino, che pure finora in trasferta aveva vinto solo una volta. Gli uomini di Signorelli sono bravi a rimanere in scia dei rivali, per poi piazzare il parziale vincente con il 23-12 del terzo parziale, che vale la testa del confronto, mantenuta nei 10’ finali. In casa Piombino gran prova di Nicoli, autore di 25 punti con 9/16 al tiro. Nei deludenti “Aironi” 22, in 24’, di Sgobba.
Con questa sconfitta, la Fabo lascia il secondo posto, adesso occupato dalla coppia Crifo Wines Ruvo di Puglia – T Tecnica Gema Montecatini, entrambe vincenti. I pugliesi vincono agevolmente in trasferta contro Cassino, portando a casa i due punti senza sudare troppo. Ruvo torna così al successo dopo lo stop della scorsa settimana, contro Roseto, dominando sotto le plance, come dice il 48-30 nel computo dei rimbalzi. Tra i singoli cinque uomini in doppia cifra per Ruvo, con Isotta a 16, con 6/9 dal campo, e Gatto a 15. Nei laziali, 14 di Beck e 13 di Korsunov.
Ben più prezioso il successo della T Gema Montecatini, nel derby toscano contro un’altra tra le favorite del torneo, la Toscana Legno Pielle Livorno. A Pistoia esce una partita “sporca” e dalla grande intensità, quasi un anticipo dei playoff, che la compagine di Del Re è brava a portare a casa nel periodo finale, in cui concede alla Pielle, ancora senza Zahariev, appena 11 punti. Per la T Gema è il secondo successo di fila, con 15 punti, ma 2/10 dal campo, del grande ex Chiarini, anche se il titolo di top scorer del confronto è di Leonzio, a quota 20 con 6/13 al tiro.
Subito dietro alle primissime ci sono due squadre che da un mese e mezzo a questa parte navigano con i bioritmi al top; entrambe vengono da Roma e vantano una serie aperta di sei vittorie consecutive, la Luiss e la Virtus Roma, che, tra l’altro, devono recuperare due ed una partita. La Luiss ha regolato, in trasferta, la General Contractor Jesi, nonostante il -15 del primo periodo, grazie alla superba difesa dei secondi 20’, nei quali ha concesso ai padroni di casa appena 19 punti. In una partita dai bassi punteggi, per Jesi 11 di Cena, nei romani 12 di Rocchi.
Più agevole il successo dei “cugini” della Virtus, sulla Umana San Giobbe Chiusi; una vittoria per certi versi annunciata, quella della squadra di Tonolli, arrivata così al sesto successo consecutivo, serie che ha lanciato i giallorossi nelle zone alte della classifica. La Virtus allunga nel terzo periodo, per poi chiudere con un rassicurante 80-70, con quattro uomini in doppia cifra, tra cui spiccano i 23 di Conti, con 6/11 dal campo. Nei toscani 20 di Raffaelli, con 7/12 al tiro.
A metà classifica, festeggiano le due campane, Melvin Sant’Antimo e Paperdi Juve Caserta, entrambe uscite dal turno con un bel referto rosa in mano. La Melvin suda le proverbiali sette camicie per espugnare il parquet della Benacquista Latina, da domenica sera triste fanalino di coda, con sulle spalle il pesante fardello di sette sconfitte consecutive. I partenopei la spuntano di uno, sfruttando la gran prova di Giovanni Lenti, autore di 23 punti con 6/9 dal campo e 11/13 dalla lunetta. Ai pontini non bastano i 16 (5/7 dal campo) di Caffaro.
Se Sant’Antimo torna così alla vittoria, Caserta coglie la terza consecutiva, questa settimana espugnando il parquet del Basket Chieti, al secondo stop di fila. I ragazzi di Cagnazzo la spuntano di 11, mettendo le cose in chiaro fin dal periodo iniziale, chiuso con 10 lunghezze di vantaggio, margine poi sostanzialmente conservato fino alla sirena finale. Determinante nel successo di Caserta la differenza nel tiro da lontano: 3/26 per Chieti, 15/34 per i campani. Tra i singoli, 17 di Hadzic per Chieti, 18 di Ricci, con 5/9 da tre, per gli ospiti.
Vince anche la Ristopro Fabriano, che si conferma tanto efficace in casa quanto balbettante in trasferta. La compagine di Andrea Niccolai regola la Orasì Ravenna, che pure lotta per tutti i 40’, per 83-77, pareggiando il proprio record, ora fatto di 7 vittorie ed altrettanti stop. In una partita nella quale Fabriano porta quattro uomini in doppia cifra, 17 di Dri e Raucci, con 5/10 dal campo. In casa Ravenna, 15 di Ferrari.
I saluti arrivano con la grande sorpresa di giornata, il colpaccio della Allianz Pazienza San Severo sul parquet della NPC Rieti, una squadra in crisi prolungata. Sono infatti ben cinque gli stop consecutivi dei laziali, ormai impelagati nelle sabbie mobili del fondo classifica. San Severo la spunta di sette, conquistando un successo di platino per lasciare ad altri lo scomodo ruolo di fanalino di coda del girone. A Rieti non bastano i 20 di Baldassarre, con 8/10 dal campo, di fronte ai quattro in doppia cifra di San Severo, che ha 16 punti da Gherardini (6/11) e Moffa (5/9).
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